Oggi, 14 ottobre, numerosi pullman sono arrivati nella capitale per manifestare al Ministero dello sviluppo Economico la compatta opposizione della comunità abruzzese al progetto Ombrina mare. All’appello lanciato dal Coordiamento No Ombrina a cittadini, associazioni ed amministratori hanno risposto oltre 500 attivisti e sono state presenti al presidio Trivelle Zero/Marche e tante altre realtà italiane. Oggi inizia la campagna contro la devastazione e saccheggio dei territori e dei diritti sociali, indetta dall’assemblea nazionale tenutasi in Ancona lo scorso 4 ottobre.
Cronaca in diretta dal presidio.
Ore 11:00
Molte le bandiere presenti, No Ombrina, Trivelle Zero/Marche, Legambiente, Greenpeace, FAI, wwf, No petrolio, raggruppate in sit-in in occasione della Conferenza dei Servizi decisoria sul progetto Ombrina mare.
Ore 11:30
Più di 300 persone appartenenti ai comitati in difesa dell’ambiente chiedono di sapere l’esito della commissione intanto la polizia tenta di allontanare i manifestanti dall’entrata.
Ore 12:00
La prima vittoria dei comitati che si oppongono alle grandi opere è appena arrivata: la conferenza dei servizi è stata costretta a rinviare la decisione sul progetto Ombrina di tre settimane. Questo sarà una concreta possibilità per ottenere l’obbiettivo principale: l’abbandono del progetto di estrazione e stoccaggio del petrolio nel mare adriatico in Abruzzo!
Ore 12:15
Davanti al portone del ministero dello sviluppo economico l’opposizione dei manifestanti si fa sentire al grido di democrazia e contro la devastazione e saccheggio dei nostri territori.

